mercoledì 25 aprile 2012

Narrazioni





Fino ad ora si è visto come il verbo "edificare" ed i suoi sinonimi si sono evoluti nella società: attraverso le immagini, con i proverbi o detti popolari, persino con la mitologia. Evitando di lasciare questa strada sicura che ci porterà alla vera comprensione del nostro lemma, il passo successivo sarà quello di mostrare le narrazioni che lo includono.


  • Favole:   

L'abete e il rovo

L'abete si vantava con il rovo:
<< Io sono alto, bello, slanciato, 
     io sono forte e servo per costruire 
     le travi dei tetti e le navi.
     Come osi misurarti con me ? >>
Ma il rovo replicò:
<< Se ti ricordassi della scure e della sega 
     che ti fanno a pezzi, 
     forse preferiresti essere un rovo. >>


Non è saggio esaltarsi per la propria gloria in questa vita,
perché l'esistenza degli umili è meno esposta ai pericoli.
                                                                                                Esopo.


  • Letteratura: 

Giovanni Boccaccio, De Genealogia Deorum,1547


[...] TOSIO, nono figliuolo del Cielo.

TOSIO, come dice Plinio nell’Historia Naturale, et Gellio
 afferma, fu figliuolo del Cielo. Et appresso affermano ch’egli fu
 il primo inventore di fare gli edifici col fango, togliendo
 l’essempio dalle rondinelle nel far dei loro nidi; perché allhora
 non ancho gli architetti haveano trovato il modo d’edificare i
 superbi palaggi. Là onde viene ad esser cosa chiara quello
 essere stato un huomo industrioso et antico, et meritamente
 chiamato figliuolo del Sole, cioè della chiarezza.

RESTAVANO dei figliuoli del Cielo Titano, Giove Secondo,
 Oceano, et Saturno; dei quali essendo grandissima la 
discendenza, ci è paruto dar fine a questo terzo libro, serbando
 Titano al principio del quarto volume, Giove al quinto et sesto,
 Oceano al settimo, et Saturno all’ottavo et agli altri. [...]













Altri esempi si possono trovare in :  - Guido da Pisa, I fatti di Enea,1900; 
                                                    - Machiavelli, Dell'arte della guerra, Libro VII;


  • Fumetti:  



  • Canzoni:                        di Lou Reed "Growing up"  Youtube ; 
                                              di Anais Mitchell "Why we build the wall"  Youtube;

  • Cinema:                    

                          > "I pilastri della terra"  film tratto dall'omonimo best seller di Ken Follet; 


                           >"Il nome della rosa" film tratto dall'omonimo libro di Umberto Eco;





                                               >  "Inception




                                               





  • Filmati pubblicitari:       "Abusivismo Spot Legambiente"






                                                      "Bioedilizia"




      Nell'iconografia pubblicitaria: 


      domenica 22 aprile 2012

      L'Arco


      Uno degli elementi che hanno caratterizzato e rivoluzionato la scienza della struttura così come la storia dell'architettura è sicuramente l'arco.

      Le origini



      Ciò che può risultare particolare è che i primi ritrovamenti più antichi non riguardano tanto gli archi, ma le volte a corsi inclinati, utilizzati nell'antica Mesopotamia. 
      Le prime testimonianze dell'arco si hanno molto probabilmente nella necropoli egiziana di Abido nel 3500 a.C.; gli storici sono convinti che l'uso dell'arco non fu immediato: prima di apprendere in modo sicuro come funzionasse la distribuzione particolare dei carichi, vi furono dei "falsi archi": conci disposti per lo più in modo orizzontale per sostituire l'uso dell'architrave (elemento utilizzato fino ad allora). Il popolo romano fu colui che seppe non solo acquisire la tecnologia primitiva di questo elemento, ma seppe migliorarla al tal punto di riuscirne a governarla pienamente. Fu poi nell'arte gotica (con le Cattedrali soprattutto) che l'arco trovò il suo perfezionamento.

      Nomenclatura

      • Arco a tutto sesto: fu il più utilizzato nell'epoca romana perfezionando quello già conosciuto e utilizzato in Mesopotamia. Si tratta di un arco avente una luce che è il doppio della freccia, come si può vedere dall'immagine:
                                             
      La particolarità di questi archi è che, durante il periodo più antico, essi non poggiavano su di una "colonna" perché considerata una violazione dell'estetica. Solo con la crisi dell'impero si inizia a notare l'utilizzo di colonne.  Esempi di questo tipo di arco si possono vedere nel Colosseo a Roma o nel Tabularium e altri.












      •  Arco a sesto acuto: esso consiste in un arco avente una freccia maggiore della metà della corda (o luce). Questa è la tipologia sviluppata e utilizzata specialmente nel periodo gotico, dove l'esigenza strutturale richiedeva, a parità di lunghezza della corda, un'apertura più slanciata per permettere di illuminare di più gli spazi interni. Questa soluzione però generava più spinte verticali e laterali, per questo motivo si crearono degli elementi simili ad un arco ma che avevano la funzione di scaricare lo sforzo orizzontale: gli archi rampanti. Esempi di archi a sesto acuto si possono trovare in tutte le cattedrali gotiche, specialmente in Francia:
      ·         L'abbazia di Saint Denis: considerata una pietra miliare dell'architettura gotica, non fu una costruzione da "nuovo", ma la modifica di un'abbazia in stile romanico. La sua inaugurazione segna tuttora l'inizio dell'epoca delle Cattedrali gotiche;
      Saint Denis

      ·         La cattedrale di Saint-Étienne: nel dipartimento di Yonne è la prima vera chiesa costruita seguendo l'architettura gotica;


      ·  Cattedrale di Bourges: una delle prime chiese in cui si dovette utilizzare la soluzione dell'arco rampante per sostenere i carichi;















      •  Arco ribassato: consiste in un arco avente il rapporto tra freccia e la metà della luce minore di 1. Questa tipologia di arco fu spesso utilizzata per costruzioni di ponti per diminuire il numero di valichi del ponte. Un esempio lo è Ponte Vecchio di Firenze.






      Modo di esecuzione


      ·   
       L’esecuzione dell'arco richiede un’opera provvisionale particolarissima: la centina. Con questo nome viene indicato il complesso delle strutture di varia forma e materiale che occorre impostare tra i piedritti. La complessità della centina, tipicamente realizzata in legno o in elementi di ferro, aumenta in proporzione della luce dell’arco.


         Una volta eseguita la centinatura, la costruzione dell'arco viene effettuata cominciando simultaneamente dalle due imposte per finire, come ultima operazione, alla chiusura con il concio di chiave, indipendentemente dal materiale impiegato.
       
          Quando l'arco è completo, dopo il tempo necessario alla stagionatura ed assestamento dei materiali, si procede all'operazione delicatissima del disarmo della centina, che deve essere tolta con abbassamenti graduali, uniformi e micrometrici, affinché l'arco entri progressivamente in carico, evitando shock improvvisi che potrebbero criticizzarne la staticità.

         Di seguito sono proposte qualche immagine di centine antiche:


       

















      Approfondimenti


      Di seguito sarà proposto un video molto semplificativo, per rendere l'idea di come si costruivano gli archi. 











      Per maggiori chiarimenti e approfondimenti consiglio le seguenti pagine:
      Arco (Wikipedia);
           Arco (sito di architettura)
           Centina (nomenclatura); 
            Documentario (lingua inglese);
      Inoltre, per chi preferisce un riferimento cartaceo, consiglio il seguente libro:
       La centina e l'arco di Martì Aris Carlos;